Accamóra ovvero tutto su mia madre

Spettacolo fuori abbonamento

Scritto e diretto da Paolo Mannina

Racconta le dinamiche paradossali e a tratti surreali di una famiglia siciliana tenuta insieme dall’amore caparbio di una donna vedova e trascurata dai figli, che vive in mezzo ai ricordi di un tempo perduto e mai più ritrovato.

 

Descrizione

BIGLIETTO UNICO € 10.00 acquistabile direttamente al botteghino

Per prenotazione dei biglietti contattare il 3384204652

Compagnia Cantieri Teatrali Zabut
Produzione M.A Mediterranea Antartica
in collaborazione con Teatro L’idea, Teatro del Belìce.
Con il supporto di Babel/Spazio Franco
Scritto e diretto da Paolo Mannina
Aiuto regia Giuliana di Gregorio e Giulia Costumati
Scenografia Fabrizio Lupo
Realizzazione scene Pablo Cricton Subercaseaux
Costumi Roberta Barraja, Dario Princiotta, Giuliana di Gregorio
Luci Gabriele Circo
Supervisione luci Giulia Costumati
Cast
La madre: Paolo Mannina
Il figlio: Luigi Maria Raùsa
La figlia: Katia Greco

Accamóra ovvero tutto su mia madre racconta le dinamiche paradossali e a tratti surreali di una famiglia siciliana tenuta insieme dall’amore caparbio di una donna vedova e trascurata dai figli, che vive in mezzo ai ricordi di un tempo perduto e mai più ritrovato. Al centro della pièce una madre mediterranea, nella fattispecie sicula -ma potrebbe essere spagnola o tunisina, greca o araba – archetipo di tutte le madri: madre natura, madre-padre, madre-lingua, madre-cibo, madre cultura. E i suoi figli: Francesco, aspirante artista in costante fuga da lei; e Aurora, eternamente fidanzata e con un segreto in grembo da custodire. Sullo sfondo la provincia siciliana dove vecchio e nuovo convivono in un fragile equilibrio che resiste precariamente all’onda d’urto della modernità.

I tre si ritrovano a trascorrere insieme alcuni giorni nella casa materna e come in un rituale che si rispetti, con la precisione di un meccanismo ad orologeria, ha inizio un rapido susseguirsi di scambi verbali, intercalati da lunghe pause e silenzi. Ed ecco riaffiorare, da un passato non molto lontano, il dolore e il vuoto lasciati dalla perdita dell’uomo di casa, marito della donna e padre dei due figli. Tra sensi di colpa, doppi legami ma anche teneri e divertenti ricordi si raggiunge poco alla volta il climax di una tensione trattenuta e sempre sull’orlo di una crisi nervosa. Ne viene fuori un irresistibile ballo familiare in un crescendo esplosivo di comicità e dramma che vede ciascuno dei personaggi muoversi in bilico fra se stesso e l’altro, il dentro e il fuori, il passato e il presente, la verità e la menzogna, l’amore e il disamore.

 

PAOLO MANNINA è autore, attore e regista italiano. Dopo aver conseguito una Laurea in Lettere
Classiche presso l’Università degli studi di Palermo, nel 1996 si diploma all’Accademia di recitazione
del Teatro Biondo Stabile di Palermo, dove comincia a lavorare fin da subito come attore.
Nello stesso anno si trasferisce a Parigi dove continua i suoi studi di specializzazione presso La
Sorbone Nouvelle, venendo a contatto con gli ambienti teatrali francesi e il teatro di Peter Brook, che
finirà per influenzare la sua formazione.
Nel 1997 ritorna in Italia ed entra a far parte della compagnia del Teatro Garibaldi di Palermo, diretta
dall’attore e regista fiorentino Carlo Cecchi.
Nel 1998 debutta in Misura per Misura di W. Shakespeare, per la regia di Cecchi, interpretando il
ruolo di Escalo nella messinscena shakespeariana al Teatro Garibaldi di Palermo, e ricoprendo molti
altri ruoli durante la tourné europea della Trilogia shakespeariana (Amleto, Misura per Misura, Sogno
di una notte d’estate) e in altri spettacoli del regista fiorentino ( Le Nozze di Cecov, Leonce e Lena di
Georg Büchner, La serata a Colono di Elsa Morante, Sei personaggi in Cerca d’Autore di Luigi
Pirandello).
Nel 2012 viene diretto dalla collega Antonia Truppo in Accamora, dato nuovamente alle scene, nel
2016 con il Titolo Accamora ovvero tutto su mia madre, di cui l’autore curerà stavolta anche la regia.
Il lavoro entrerà più tardi a far parte di una trilogia famigliare composta da altre due pièce, Aèri (2021)
e l’Addimuro ovvero l’attesa (2023-24), non ancora dati alle scene, che debuterranno prossimamente
nei teatri italiani e all’estero.
Ha lavorato come attore con diversi registi italiani e stranieri, sia per il teatro che per il cinema, tra
cui Clara Gebbia, Maurizio Donadoni, David Haughton Brandon, Thomas Bishoff, Carlo Verdone,
Ficarra e Picone, Richi Tognazzi, e più recentemente con il drammaturgo e regista palermitano
Giuseppe Massa, con l’artista, regista e scenografo Simone Mannino e con Silvia Rieger, della
Volksbühne am Rosa-Luxemburg-Platz di Berlino.
Frattanto si sono intensificate le sue incursioni nel mondo della televisione e del cinema
internazionale, lavorando tra gli altri con Wim Wenders e Robert Gwisdek che lo sceglierà nel 2022
per il ruolo di Riccardo nel film The Boy who owns the world, (premio migliore regia al Hofer Critics
Award) accanto a Denis Levant. Ha finito di girare da poco Poids Plumes, l’ultimo film del regista e
attore Tunisino Ghazi Zaghbani che lo ha voluto per il ruolo di Filippo accanto all’attrice italiana
Katia Greco.
Dal 2016 al 2023 ha inoltre collaborato con la direzione artistica del Teatro L’Idea di Sambuca di
Sicilia ed è stato membro del Cda del’Idea.
L’interesse per la ricerca e gli studi di teatro lo hanno indotto a svolgere un dottorato di ricerca in
Studi teatrali, tuttora in corso, presso l’Università Statale Complutense di Madrid.
Dal 2018 insegna Italiano e Latino presso il Liceo Classico Convitto Nazionale Giovanni Falcone di
Palermo alternando l’insegnamento con la sua attività artistica.
Nel mese di novembre 2024 la sua pièce Accamora ovvero tutto su mia madre ha preso parte, come
spettacolo italiano, al Festival Internazionale di teatro JTC – Journées theâtrales de carthage, nella
sezione “Theatre du monde” riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica.

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